Un primo parametro per valutare un’azienda alimentare è sicuramente l’igiene e la qualità del luogo di lavoro. Le certificazioni alimentari sono quasi sempre a carattere volontario e rispondono a standard internazionali.
È nell’interesse dell’azienda dimostrare a fornitori e clienti la qualità dei propri prodotti. In molti casi, inoltre, queste certificazioni anche se volontarie costituiscono un requisito per accedere ai mercati internazionali. Ad essere valutati sono igiene, sicurezza e qualità dei prodotti alimentari.
Quali sono le certificazioni più importanti?
Sono principalmente tre le certificazioni alimentari private riconosciute da GFS, ovvero Global Food Safe Initiative.
Le elenchiamo di seguito:
- BRC (British Retail Consortium) – nato con l’obiettivo di qualificare i produttori britannici, è ora uno standard necessario per accedere al mercato inglese. Si compone di 12 requisiti e devono essere tutti pienamente soddisfatti per potere ottenere la certificazione.
- IFS (International Food Standard) – inizialmente era uno standard condiviso tra le filiere agroalimentari franco-tedesche. Adesso è necessario per poter commercializzare i prodotti alimentari in Francia e in Germania. I requisiti da rispettare sono in totale 10.
- FSSC 22000 (Food Safety System Certification Scheme) – nato dalla Fondazione internazionale FSSC. Questo standard riguarda l’intera catena di approvvigionamento dei prodotti (imballaggi, mangimi, alimenti, agricoltura, distribuzione, vendita al dettaglio e all’ingrosso…).
- HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) – sistema analitico e di controllo che consente di ottenere un livello più elevato di sicurezza alimentare. Gli standard da rispettare sono sette, tra cui l’identificazione di ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre e stabilire le procedure necessarie a verificare il funzionamento delle misure di prevenzione.
Infine, di particolare importanza in Italia sono le certificazioni ISO. Sono circa 150.000 le imprese italiane certificate. Tra le certificazioni ISO, la più diffusa è la certificazione ISO 9001: una norma internazionale che garantisce la qualità nei luoghi di lavoro ai propri clienti.
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